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Disturbi alimentari. In Valle D’Aosta casi in aumento, 54 nuovi pazienti presi in carico nel 2023

Si celebra domani la Giornata nazionale dedicata ai disturbi alimentari. Negli ultimi 3 anni la Regione ha registrato un aumento di accessi del 35% rispetto alla media degli anni precedenti, con un picco nel 2021, subito dopo la pandemia. Il Centro DCA della Valle D'Aosta ha in carico 96 pazienti, oltre la metà ha avviato un percorso di cura lo scorso anno. Sono soprattutto giovanissimi. Il 40%  ha meno di 18 anni e di questi l'11% sotto i 14 anni.

14 MAR - I Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono una vera e propria emergenza, un’epidemia sociale. In Italia sono circa 3 milioni le persone che ne soffrono. “Anche in Valle d’Aosta si è registrato negli ultimi anni un aumento dei casi: nel nostro Centro DCA al momento abbiamo in carico 96 pazienti e, solo nel 2023, 54 nuovi utenti hanno avviato un percorso di cura. Negli ultimi 3 anni abbiamo registrato un aumento di accessi del 35% rispetto alla media degli anni precedenti, con un picco nel 2021, subito dopo la pandemia”. Ad offrire il quadro regionale, in occasione della XIII Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, nata per sensibilizzare e porre attenzione sul tema dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) che si celebra domani, è Lorella Champrétavy, psicoterapeuta e coordinatrice del Centro DCA della Valle D’Aosta.

In Valle d’Aosta è infatti presente, all’interno dell’Azienda USL, un servizio ambulatoriale dedicato ai Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione dove adulti, ragazzi e famiglie possono rivolgersi direttamente e dove viene proposto, in linea con le guida internazionali per il trattamento di queste patologie, un approccio alla cura multidisciplinare per rispondere in modo efficace alla complessità di questi disturbi. A coordinare l'Ambulatorio per i Disturbi del Comportamento Alimentare è la Dott.ssa Lorella Champretavy. L'ambulatorio è inserito all’interno del Dipartimento di Salute Mentale, diretto dalla Dott.ssa Anna Maria Beoni.

“Sia gli indirizzi del Piano regionale della Salute e del Benessere Sociale approvato dal Consiglio sia l'Atto aziendale dell'USL pongono la prevenzione al centro delle politiche della salute e del benessere”, dichiara nella nota l’assessore alla Salute Carlo Marzi. “In patologie complesse come queste – prosegue Marzi - è fondamentale prevenire e intercettare precocemente le situazioni di disagio: proprio in tale ottica opera l'équipe multidisciplinare presente nel servizio Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, per individuare la migliore presa in carico e l’avvio tempestivo di percorsi di cura specifici. Anche la programmazione è fondamentale, e pertanto nel Piano regionale delle attività per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione abbiamo istituito un apposito Tavolo regionale con l’azienda USL per il monitoraggio dei disturbi e il coordinamento efficace delle attività”, conclude l’assessore.

Lorella Champrétavy, sottolinea come in Regione “continuiamo ad osservare, inoltre, un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza, soprattutto nei casi di Anoressia Nervosa – prosegue -. Nel 2023, tra i nuovi utenti che si sono rivolti al nostro servizio, il 40% aveva meno di 18 anni e di questi l'11% aveva un'età inferiore ai 14 anni”.

Fondamentale resta il fattore tempo. “I Dna – spiega l’esperta - sono patologie complesse dalle quali, però, si può guarire. Fondamentale è il riconoscimento precoce del problema e l’avvio tempestivo di percorsi di cura specifici. Importante inoltre la presenza di una presa in carico multidisciplinare che permetta di affrontare in modo sinergico i vari aspetti della patologia (aspetti medici, psicologici, psichiatrici, dietistici) e che preveda la possibilità di accedere a vari livelli di cura, a seconda delle esigenze cliniche del paziente (terapia ambulatoriale, ricovero riabilitativo, Day hospital ecc. ”.

I Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione possono avere un notevole impatto sulla vita dell’individuo e della sua famiglia: “Sono disturbi che non riguardano soltanto il modo di alimentarsi delle persone ma riguardano in senso più ampio il loro modo di percepire se stessi. Si tratta spesso di ragazze e ragazzi che si sentono profondamente insicuri, che cercano di perseguire un modello di perfezione e di avere il controllo sulla propria esistenza attraverso il controllo sul corpo, sul cibo e sul peso” spiega la dott.ssa Champrétavy. Inoltre “i disturbi alimentari possono determinare conseguenze gravi sulla salute fisica, ma anche su quella psichica, sulla vita sociale e affettiva delle persone, fino a comprometterne il funzionamento scolastico o lavorativo”. Ci sono anche forme più difficili da riconoscere “come nel caso della Bulimia e del Binge eating, dove a fronte di una condizione di normopeso o di sovrappeso sono presenti comunque comportamenti problematici, ad esempio il vomito autoindotto, la tendenza all’esercizio fisico eccessivo e compulsivo, o abbuffate con perdita di controllo”.

Il Centro DCA della Valle d’Aosta si trova al Piano -1 di Via G. Rey, 1 ad Aosta. Si può contattare direttamente la segreteria tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 08:30 alle ore 14:00 al numero telefonico 0165 54 46 92 per ricevere informazioni o per prenotare una prima visita (prenotabile anche tramite CUP) o ancora scrivendo una email a centro.dca@ausl.vda.it. Il percorso di cura prevede progetti individualizzati condivisi dall’équipe e dal paziente, e possono prevedere psicoterapia individuale e/o familiare, visite psichiatriche, riabilitazione nutrizionale dietistica e consulenze mediche. Presso il Centro DCA lavora un’équipe di professionisti con esperienza e formazione specifica nel trattamento dei disturbi alimentari, formata da 4 psicologi psicoterapeuti, un medico psichiatra e 2 dietisti.

14 marzo 2024
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